Da antichi maestri ad arte contemporanea, i più bei tesori artistici e culturali di Milano possono essere scoperti alle porte di Hotel Principe di Savoia.

Dietro le quinte de La Scala di Milano
Dicembre 13, 2021
Una lunga storia
Quando l’amato Teatro Regio Ducale bruciò tragicamente nel 1776 durante l’appuntamento annuale della città con il Carnevale, l’imperatrice Maria Teresa agì rapidamente. Ordinò lo smantellamento di una vecchia chiesa, Santa Maria alla Scala, per poi incaricare l’architetto Giuseppe Piermarini di costruire un nuovo teatro al suo posto. Completato in soli due anni, il nuovo Teatro alla Scala fu inaugurato nel 1778 con Europa Riconosciuta, un’opera del compositore Antonio Salieri. Il teatro subì gravi danni per via dei bombardamenti aerei nell’agosto del 1943, ma fu successivamente ricostruito, riaprendo nel maggio 1946 con un commovente concerto diretto da Arturo Toscanini.


Interni incantevoli
Dopo l’inaugurazione del teatro, lo storico Pietro Verri disse: “L’auditorium, con le sue sei file di palchi, è magnifico. È forse il più grande teatro in Italia, nel mondo”. Piermarini realizzò un’elegante facciata neoclassica arricchita da colonne, frontoni e un timpano decorativo sopra l’ingresso che raffigura il Dio del sole greco Elio in un carro dorato. Il suo auditorium è altrettanto impressionante, con uno sfondo in legno e velluto rosso, mentre le balconate sono decorate con illustrazioni dorate e lampadari di cristallo donati dai tagliatori di vetro di Murano dopo il crollo del tetto avvenuto nel 1943.
Ballerini di fama mondiale
Carla Fracci debuttò al Teatro alla Scala nel 1955, prima di diventare una delle più grandi ballerine del 20° secolo, meglio conosciuta per il suo ruolo principale in Giselle. Fracci ballò con alcuni dei ballerini più talentuosi della sua generazione, tra cui Rudolf Nureyev ed Erik Bruhn, e spesso si è esibita con l’American Ballet Theatre e il Royal Ballet. Roberto Bolle, d’altra parte, si è formato alla Scala fin da quando aveva 11 anni, prima di unirsi alla sua compagnia di balletto a 19. Successivamente diventò primo ballerino con l’American Ballet Theatre e primo ballerino étoile al Teatro alla Scala.


Un nuovo leader: Dominique Meyer
L’ex direttore dell’Opera di Stato di Vienna, Dominique Meyer, ha rilevato il Teatro alla Scala nel 2021. Uno dei suoi principali obiettivi è quello di estendere il repertorio del teatro includendo compositori di Napoli del 18° secolo. “Napoli era un punto di riferimento per l’opera di allora”, ha detto al New York Times in un’intervista. “Ci sono molte opere grandi, dimenticate, sconosciute e vorrei farne rivivere alcune”, ha aggiunto, citando i compositori Nicola Porpora e Leonardo Vinci. Come ex direttore dell’Opera di Losanna in Svizzera e direttore artistico del Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, Meyer è stato commissario del Ministero francese dell’Economia e delle Finanze e consulente del Ministero della Cultura negli anni ‘80.

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